Mi sembra che ci siano sempre più casi sfumati tra disabilità e disturbo (quando non generica difficoltà) che riguarda proprio … Altro
Categoria: globalizzazione
Perché limitare il tempo-schermo
L’esposizione prolungata agli schermi di bambini/e in età di sviluppo è pericolosa. Mentre gli opinionisti si dividono tra fautori e … Altro
Natale o Babbo Natale?
Il Natale è sempre più una festa consumistica. Il senso del Natale sfugge sempre più, sia esso un senso laico … Altro
Autismo virtuale e demenza digitale
Il tempo-schermo in età prescolare favorisce l’insorgere di problemi di linguaggio, di attenzione, oltre che di alimentazione e sonno; non … Altro
Tempo-schermo, cervello disponibile
C’è chi ha sostenuto che il nuovo divario digitale – o digital divide – tra ricchi e poveri è dato … Altro
Divario digitale del tempo-schermo
Abbiamo forse finito di istallare le lavagna interattive in tutte le scuole italiane? Il New York Times ci avvisa che … Altro
Bullo o responsabile di atti di bullismo?
E se iniziassimo a parlare di atti di bullismo e responsabile di atti di bullismo?
Che cos’è il Natale?
di H. Arendt Dopo i celebri Che cos’è la filosofia dell’esistenza, Che cos’è la libertà? Che cos’è l’autorità?, ecco uno … Altro
scuole 10 giorni senza schermi
In questa intervista la maestra e scrittrice Sophie Rigal-Goulard ci racconta come la vera esperienza delle scuole che per 10 … Altro
Il bambino sovrano
Da dove proviene l’idea del bambino re della famiglia? L’idea che ogni figlio o figlia sia principe o principessa? Marcelli … Altro
Più messaggi, ma meno comunicazione
Aumentano i mezzi di comunicazione, ma la comunicazione peggiora. Whatsapp ha peggiorato la comunicazione, anche se in pochi lo ammettono. … Altro
Il denaro sovverte il mondo
Duecento anni fa nasceva Karl Marx, un genio che cambiò il modo di pensare di tanta gente. Un genio della … Altro
L’ingiustizia del voto a scuola
A scuola ogni anno si ripete il triste rituale dei voti, un rito che per poco tempo permette al corpo … Altro
Ambiguità, per una critica della postverità
Otto anni prima che il British Dictionary dichiarasse “post-truth” parola dell’anno, nel libro L’Ambiguità (Einaudi, 2008), Simona Argentieri denuncia come … Altro
Sorvegliare e punire
Circolano ancora le idee di mettere telecamere nei nidi e poliziotti nelle scuole superiori. Ma quali possono essere le alternative? … Altro
Le sette regole dell’arte di ascoltare
di Marianella Sclavi
Siamo innocenti?
“E l’uomo del nostro secolo non poteva trovare altro modo più chiaro di esprimere il proprio scontento rispetto al mondo, … Altro
Schermi a scuola? ecco come!
Mentre in Italia le scuole vengono sommersi da Lim e schermi di ogni genere, solo in pochi se ne chiedono … Altro
In internet, ma non soli
Ecco alcuni consigli per nonni e nonne su come essere d’aiuto ai nipoti per la navigazione in internet. Tratto da … Altro
Disobbedire alla stupidità
“Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si … Altro
Elogio dell’educazione lenta
Zavalloni presentava così il libro Elogio dell’educazione lenta di Joan Domènech Francesch: “Un testo che nasce dalla sua pratica di … Altro
Tempo-schermo, ne va della salute
Tempo-schermo (screen time), parola in Italia quasi mai usata, è il tempo di esposizione agli schermi (TV, videogiochi, DVD, socialnetwork, … Altro
Schermi e tablet, per un approccio prudente
Sabine Duflo, psicologa e pisicoterapeuta, è promotrice di campagne contro l’uso eccessivo di TV e nuove tecnologie; in questa intervista … Altro
Ricordi di una bambina senza stella
Silvia Vegetti Finzi racconta le difficoltà di crescere in un mondo difficile e conflittuale come poteva essere quello del fascismo … Altro
Immagini pedofile e paure incontrollate
Perché la famossima fotografia della bambina vietnamita che fugge nuda dai bombardamenti al napaln mezzo secolo fa era considerata una … Altro
Giocando si impara
Lasciateli giocare perché lasciare libero l’istinto del gioco renderà i nostri figli piú felici, sicuri di sé e piú pronti … Altro
A calcio di felicità
Il 20 gennaio 1983 moriva nell’oblio e nella povertà Garrincha. La sua storia è quella della felicità del calcio come … Altro
Scuole senza schermi per 10 giorni, che sfida!
Sophie Rigal-Goulard ha dato voce a un progetto sperimentale e innovativo di educazione ai media che sviluppa una consapevolezza critica.
La stupidità nemico pericoloso
Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si … Altro
Vivere bene in un mondo effimero – intervista a S. Latouche
Come mai l’economia ha un ruolo così importante nella nostra società? Come e quando sono cambiati i valori e i … Altro
La follia delle telecamere in nidi e materne
Inquietante la decisione della Camera dei Deputati che approva una Legge che impone ai Nidi e alle Scuole Materne le … Altro
La gerarchia invisibile
Gli adulti postmoderni sono posti di fronte a un dato nuovo: Marco Masoni la definisce l’invisibilità della gerarchia. Le nuove … Altro
Attenzione bambini giocano all’aperto!
Bambini ribelli per servire meglio il mercato
Vance Packard ha mirabilmente descritto come il mercato prende la parte dei bambini contro gli adulti, destrutturando il principio di … Altro
Dieci giorni senza schermi, ecco il racconto
Un libro sotto forma di romanzo che racconta il travolgente esperimento di una scuola in cui gli alunni decidono di … Altro
Dove e come ascoltare le vecchie puntate
Bisogna insegnare a bambini e bambine a pensare, non a cosa pensare. (Margaret Mead) Le puntate di 400 COLPI disponibili … Altro
Diario di un pubblicitario
° di Frédéric Beigbeder Mi chiamo Octave e mi vesto da apc. Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io … Altro
Le trappole della maternità
Cosa vuole dire oggi non dimenticare le bambine e perchè è importante nominarle? Come mai le ragazze ancora oggi una … Altro
Lasciateli giocare
Recensione di Vera Schiavazzi a Peter Gray, Lasciateli giocare, Perché lasciare libero l’istinto del gioco renderà i nostri figli piú … Altro
La pedagogia del tasto play (2)
Continua la riflessione di Stefano Laffi su tecnologia e pedagogia: il tasto play costruisce un rapporto con il mondo disinteressato alle origini, indifferente alla natura delle cose?
Testimonianze lunari
Il 14 dicembre 1972 lasciava per l’ultima volta il suolo lunare un essere umano. Le testimonianze poco conosciute sulla fragilità, bellezza e unicità del nosto pianeta madre visto da lontano lasciate da questi atronauti sembrano più in sintonia con le scienze umane, fisiche e biologiche di questo secolo.
Il gioco del postmoderno
Nella tradizione del gioco, ogni tenda, ogni federa, ogni pezzo di stoffa può diventare un mantello. Nelle corsie dei supermercati il mantello da Supereroe c’è, in plastica ininfiammabile e sterile. I giochi postmoderni cedono alla frammentazione dei tempi e degli spazi, non hanno più come proprio simbolo la “scatola” ma l’ubiquità, la possibilità di entrare nelle pause e negli interstizi del quotidiano: sono giochi “interinali”, a tempo determinato. I giochi della società dello spettacolo sono stupidi e puntano al divertissement. Il gioco è una perdita di tempo e i giochi postmoderni sono giochi “parassiti”, che sfruttano al meglio le nostre disponibilità di tempo. Ma d’altra parte – come il postmoderno – il gioco è un’attività libera, separata, incerta, improduttiva, regolata e fittizia. E così ci sono giochi nuovi e imprevedibili che riaprono i margini per costruirci spazi, che sono liberi, incerti, improduttivi, che permettono di costruire comunità.
Il bambino democratico
A partire dagli anni Ottanta, la crisi dell’autorità e della tradizione si sono approfondite con il neoliberismo: i partiti conservatori rifiutano il vecchio. Come cambia la pedagogia in una società in cui è sempre più radicata e radicale l’illusione che gli individui siano naturali? Le possibilità dell’azione educativa sono oggi rimesse in discussione dalla trasformazione delle nostre società in tre direzioni: la trasformazione della funzione sociale della famiglia, la difficoltà d’insegnare in una società che delegittima l’idea stessa di autorità, la progressiva riduzione della conoscenza costitutiva del soggetto a dei sapere funzionali.
Dipendenze da internet
Come possiamo usare correttametne internet senza esserne dipendenti? Ascolta l’intervista di RBE al medico Paolo Giovannelli, il fondatore di ESC che ha organizzato il primo incontro internazionale sulle dipendenze da internet. E’ vero che internet può causare dipendenze? Internet può modificare le capacità di riflettere, approfondire, sentire, concentrarsi?
Educare a una cultura emozionale legata alla terra
L’enciclica Laudato si’ apre questioni epocali chiedendoci di pensare ai problemi ecologici dal punto di vista dei poveri e delle povere. Vi troviamo parole molto dure contro le imprese che secondo Pablo Romo faranno molto discutere, perché hanno ascoltato quello che chiedono le chiese povere del pianeta. Pablo Romo è stato stato vicino alle lotte degli indigeni del Chiapas (nel conflitto tra EZLN e governo del Messico) per poi ricoprire incarichi di primo piano in ONG che difendono i diritti umani e nei domenicani per i diritti umani. In questa intervista Pablo Romo sostiene che l’enciclica propone di educare l’umanità a una nuova cultura emozionale legata alla terra abbracciando così un nuovo paradigma, quello dell’ecofemminismo.
L’infanzia non è un gioco
Con una mano chiediamo che i bambini siano tutelati dagli aspetti più immorali del mondo degli adulti, alimentando il mito della purezza e innocenza dell’infanzia. Con l’altra ci aspettiamo che vi si immergano fin da subito, assorbendone i principi e le regole. Adulti che vogliono diventare bambini ma che li adultizzano. Dai bambini vogliamo tutto e il contrario di tutto. Soprattutto vogliamo che siano adulti il più in fretta possibile così da placare la nostra ansia da prestazione di genitori insicuri. Ma la crescita, come una conversazione, necessita di spazi, silenzi, pause. I media sono saturi di campagne sulla difesa dell’infanzia (i pedofili, l’inquinamento, l’eccesso di violenza, il bullismo, il lavoro minorile, gli alimenti OGM, i giocattoli d’importazione, etc…). Tuttavia questa infanzia intoccabile, da difendere strenuamente contro ogni nemico e appagare a costo di indebitarsi, nasconde un lato oscuro.
Laudato si’, un documento rivoluzionario
Il modo di produzione capitalistico va cambiato ed esiste una tradizione della chiesa che ha sempre anteposto la dignità umana … Altro
L’educazione popolare di Paulo Freire come alternativa di civiltà
Giulio Girardi ricostruisce la sua relazione personale con il maestro Paulo Freire argomentando l’importanza della dimensione etica e politica per la pedagogia come una delle questioni da cui ripartire. Semi di libertà oggi più che mai attuali dopo l’enciclica di papa Francesco.
Nuova speranza per il pianeta terra
L’Enciclica di Papa Francesco dedicata alla madre terra, non ha deluso le aspettative. Sta facendo discutere l’opinione pubblica mondiale. Per andare alle radici dell’Enciclica riportiamo l’intervista al teologo brasiliano Leonardo Boff. Boff è tra gli ispiratori dell’Enciclica che ha rivoluzionato la discussione teologica proponendo una ecologia integrale quale critica del sistema consumistico. Segna la piena riabilitazione delle teologie della liberazione ed è molto in sintonia proprio con le ultime opere di Boff, opere che dialogano con i recenti sviluppi scientifici, come l’ipotesi Gaia di Lovelock. In questa intervista il famoso teologo, condannato al silenzio nel 1984 dopo il processo da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede allora presieduta da Ratzinger, elogia la rivoluzione politica compiuta dai vertici della Chiesa.
Una nuova educazione per una nuova cultura
Che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Per papa Francesco questa domanda etica con risvolti pedagogici non riguarda solo l’ambiente in modo isolato ma il mondo che vogliamo lasciare con il suo orientamento generale, il suo senso, i suoi valori. L’educazione sarà inefficace e i suoi sforzi saranno sterili se non ci preoccupiamo di diffondere un nuovo modello riguardo all’essere umano, alla vita, alla società e alla relazione con la natura. Altrimenti continuerà ad andare avanti il modello consumistico trasmesso dai mezzi di comunicazione attraverso gli efficaci meccanismi del mercato, modello che sta portando alla distruzione del pianeta.