E se iniziassimo a parlare di atti di bullismo e responsabile di atti di bullismo?
Categoria: autorità
Che cos’è il Natale?
di H. Arendt Dopo i celebri Che cos’è la filosofia dell’esistenza, Che cos’è la libertà? Che cos’è l’autorità?, ecco uno … Altro
Il bambino sovrano
Da dove proviene l’idea del bambino re della famiglia? L’idea che ogni figlio o figlia sia principe o principessa? Marcelli … Altro
Ambiguità, per una critica della postverità
Otto anni prima che il British Dictionary dichiarasse “post-truth” parola dell’anno, nel libro L’Ambiguità (Einaudi, 2008), Simona Argentieri denuncia come … Altro
Quando sarai grande (tornerai a casa sol*)
Perchè i bambini fino a 14 anni devono tornare a casa da scuola con degli adulti? Chiara Saraceno oggi su … Altro
Siamo innocenti?
“E l’uomo del nostro secolo non poteva trovare altro modo più chiaro di esprimere il proprio scontento rispetto al mondo, … Altro
Paternonline
“Più ci si sbraccia sul proprio blog al fine di dimostrarsi unici al mondo più si diventa generici” (Douglas Coupland) … Altro
Appunti anarchici su una neonata
Un quarantacinquenne anarchico milanese si ritrova per scelta padre. L’evento lo costringe a ripensare e a guardare indietro nella propria … Altro
Psicologi a scuola (per aiutare gli insegnanti)
° di Marco Vinicio Masoni I ragazzi nati e formati in questi ultimi trenta anni chiedono qualcosa di inaudito rispetto … Altro
Nelle scuole felici si ascolta
Sclavi e Giornelli ci invitano a pensare all’ascolto attivo come a una dimensione importante che si distingue dall’ascolto normale perché … Altro
La stupidità nemico pericoloso
Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. Contro il male è possibile protestare, ci si … Altro
La follia delle telecamere in nidi e materne
Inquietante la decisione della Camera dei Deputati che approva una Legge che impone ai Nidi e alle Scuole Materne le … Altro
La gerarchia invisibile
Gli adulti postmoderni sono posti di fronte a un dato nuovo: Marco Masoni la definisce l’invisibilità della gerarchia. Le nuove … Altro
Bambini ribelli per servire meglio il mercato
Vance Packard ha mirabilmente descritto come il mercato prende la parte dei bambini contro gli adulti, destrutturando il principio di … Altro
Baby block
Un quarantacinquenne anarchico milanese si ritrova per scelta padre. L’evento lo costringe a guardare indietro nella propria vita per cercare … Altro
Come uscire dalla trappola
Questo articolo di Alice Miller* del 1988 è stato prima richiesto e poi rifiutato per la pubblicazione. È qui riprodotto poiché può essere utile come sintesi concreta e divulgativa, con formulazioni non troppo teoriche di alcuni concetti dell’autrice che condannò radicalmente la pedagogia nera .
Il bambino democratico
A partire dagli anni Ottanta, la crisi dell’autorità e della tradizione si sono approfondite con il neoliberismo: i partiti conservatori rifiutano il vecchio. Come cambia la pedagogia in una società in cui è sempre più radicata e radicale l’illusione che gli individui siano naturali? Le possibilità dell’azione educativa sono oggi rimesse in discussione dalla trasformazione delle nostre società in tre direzioni: la trasformazione della funzione sociale della famiglia, la difficoltà d’insegnare in una società che delegittima l’idea stessa di autorità, la progressiva riduzione della conoscenza costitutiva del soggetto a dei sapere funzionali.
Perdere tempo per educare
Cosa sta modificando questo mondo sempre più veloce nelle relazioni pedagogiche? Quale attenzione, quale concentrazione, quale profondità? Le nuove tecnologie rendono tutti gli aspetti della vita più rapidi ma cosa si sta modificando nell’età evolutiva quando queste tecnologie si sostituiscono al tempo che gli adulti passano insieme alla prole? Per chi ha ostinatamente un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro, si trasformano in occasione di scoperta del valore del perdere tempo e della lentezza educativa: sottrazione dal tempo-schermo, tempo per il dialogo e il conflitto possono essere testimonianza di amore?
L’infanzia non è un gioco
Con una mano chiediamo che i bambini siano tutelati dagli aspetti più immorali del mondo degli adulti, alimentando il mito della purezza e innocenza dell’infanzia. Con l’altra ci aspettiamo che vi si immergano fin da subito, assorbendone i principi e le regole. Adulti che vogliono diventare bambini ma che li adultizzano. Dai bambini vogliamo tutto e il contrario di tutto. Soprattutto vogliamo che siano adulti il più in fretta possibile così da placare la nostra ansia da prestazione di genitori insicuri. Ma la crescita, come una conversazione, necessita di spazi, silenzi, pause. I media sono saturi di campagne sulla difesa dell’infanzia (i pedofili, l’inquinamento, l’eccesso di violenza, il bullismo, il lavoro minorile, gli alimenti OGM, i giocattoli d’importazione, etc…). Tuttavia questa infanzia intoccabile, da difendere strenuamente contro ogni nemico e appagare a costo di indebitarsi, nasconde un lato oscuro.
La pedagogia del tasto play (1)
In queste pagine Stefano Laffi tratteggia una delle migliori sintesi sulle relazioni tra pedagogia e tecnologia: il tasto play è diventato forse il grande educatore? Se gli oggetti educano, qual è la pedagogia messa in atto da un ambiente materiale governato dal tasto play?
La famiglia democratica
Aneddoto di Marianella Sclavi, caso limite o caso normale nella società democratica di oggi? Due giovani genitori trattano la loro bambina, da quando è nata, come una co-protagonista di ogni decisione importante da prendere in famiglia. Ma poi succede qualcosa. E tu come reagiresti? Cosa avresti fatto prima?
E’ possibile una pedagogia della decrescita?
E’ possibile una pedagogia della decrescita? Una pedagogia della resistenza ai valori pervasivi del marketing? Serge Latouche nell’intervista a RBE … Altro
Padri materni ma con meno autorità
Grazie ai cambiamenti sociali e soprattutto ai movimenti femministi, i padri di oggi hanno avuto la possibilità di occuparsi dei … Altro
Ecco il bravo maestro
E’ più importante il carisma o la professionalità? La preparazione o il metodo? La questione della valutazione degli insegnanti trova … Altro
Qualcuno lo chiama porco, io lo chiamo signore
Un poliziotto tiene in braccio un bambino e pratica la respirazione bocca a bocca. E’ una campagna in difesa della … Altro